Il cenone di Capodanno a Roma è sicuramente un’esperienza che andrebbe vissuta almeno una volta, con la città eterna che vanta una tradizione culinaria secolare legata alla valorizzazione di prodotti locali e genuini.
Si tratta di ricette in alcuni casi antichissime, per lo più di estrazione popolare, tramandate di generazione in generazione e in alcuni casi rivisitate per l’occasione dell’ultimo dell’anno con accorgimenti magari legati alle ultime tendenze nel mondo della cucina, che è in continuo sviluppo.
Il menù del Cenone è davvero ricco di ogni sorta di pietanza: vediamo quali sono gli elementi fondamentali per un Capodanno a Roma all’insegna della tradizione.
Le tradizioni di Capodanno nell’antica Roma
Dagli antichi romani, con Numa Pompilio si hanno i primi accenni legati a questa festività: nei banchetti che venivano allestiti per l’occasione si cercava di venerare gli dei legati alla raccolta o alla buona salute. I piatti principali infatti erano a base di legumi, il pane era lavorato a mano e cotto a legna, il tutto unito a frutti come uva e melograno in segno di prosperità.
Sulla tavola invece vi erano sempre dei ramoscelli di alloro, che ancora oggi vengono adoperati magari come segna posto in segno di buon augurio. Anche il miele, magari presentato da degustare accanto a formaggi tipici delle campagne romane era sempre presente per augurare un anno più dolce e ricco di bontà rispetto al precedente.
Ovviamente non mancavano piatti tradizionali come il garum, ovvero una salsa di pesce salato e piatti a base di carne come la tipica porchetta arrostita.
Il Cenone di Capodanno oggi
Oggi nella tavole romane che si preparano a deliziare famiglie intere la notte del cenone di Capodanno ci sono sia i piatti classici presenti un po’ in tutto il paese come ad esempio lo zampone, il cotechino, le lenticchie di buon augurio, e sia anche piatti strettamente legati alla tradizione culinaria della Città Eterna.
Si tratta di una cucina povera, ma ricca per i tanti ingredienti presenti. Si va infatti dalla carne con piatti come il cavallo di battaglia della trippa alla romana, o la coda alla vaccinara, come i piatti di pasta tradizionali, carbonara con il guanciale di maiale e tonnarelli alla gricia, semplici ma gustosi saltinbocca alla romana con salvia e pepe serviti nel cenone come antipasto.
A questi si uniscono anche quelli a base di pesce come ad esempio il baccalà, nelle versioni sia del fritto che in umido accompagnato da un sughetto molto gustoso, i crostini con la colatura di alici e il pesce spada cotto in umido con pomodorini e olive.
Non mancano anche le pietanze a base di verdure di stagione: i carciofi alla giudea cotti lentamente con il pecorino romano, la focaccia bianca con la mortadella e i peperoni in agrodolce.
Credenze della tradizione Romana per Capodanno
Per i dolci ci sono tanti luoghi comuni e credenze ma la vera tradizione romana per il Capodanno prevede esclusivamente in tavola la presenza delle fave dei morti e dei mostaccioli romani oltre ai fantastici maritozzi con la panna.
L’importante, per rispettare la tradizione romana, bisogna sempre ricordarsi di allontanare il passato con i “cocci rotti”: al termine della cena infatti l’usanza prevede di rompere alcuni piatti e bicchieri con cui si è cenato in segno di buon augurio per il futuro.
Ultimamente ai cocci rotti si sono anche aggiunti i classici botti di fine anno, che se osservati magari nei pressi del Colosseo offrono uno spettacolo indimenticabile.