L’Africa si conferma sempre più attenta ai problemi dell’ambiente e continua a mettere in campo iniziative capaci di dare un valido contributo nella battaglia per la sua tutela.
L’ultima dimostrazione l’ha data il Kenya, che ha deciso di intraprendere la strada che porta al completo bando delle buste in plastica.
Il Kenya mette al bando la plastica
Che l’abbandono della plastica nell’ambiente sia uno dei più seri problemi della modernità è cosa ormai risaputa. Il governo kenyota ha deciso ora di muoversi concretamente per dare il proprio contributo nel tentativo di arginare questo problema.
Il Governo di Nairobi ha infatti emesso un provvedimento che nell’arco di poco tempo mira a mettere totalmente al bando non soltanto l’utilizzo e la produzione dei sacchetti di plastica, ma anche la loro produzione sul territorio nazionale.
Questa decisione, che se dovesse tramutarsi in realtà sarebbe un vero e proprio toccasana per l’ambiente, è stata confermata anche dall’Unep, ovvero dal Programma ambientale dell’Onu.
Che il Kenya abbia deciso di intraprendere questa strada risulta molto importante, visto che in tutto il Paese, solo per fermarsi ai supermercati, vengono ogni anno utilizzate cento milioni di buste in plastica.
Il Kenya capofila dei Paesi africani nella tutela dell’ambiente
La decisione dovrebbe diventare totalmente operativa nell’arco di sei mesi e se dovesse, come detto, tramutarsi effettivamente in realtà, l’ambiente se ne gioverebbe in modo inimmaginabile.
L’inquinamento ambientale andrebbe sicuramente a diminuire e la strage degli animali, che muoiono perchè ingeriscono la plastica abbandonata credendo sia cibo, subirebbe sicuramente un arresto.
Il Paese africano, a detta del massimo dirigente del Programma Onu per l’ambiente, si conferma come uno dei Paesi africani maggiormente attenti alle problematiche di questo tipo e ovviamente l’auspicio delle Nazioni Unite è che altri Paesi africani seguano l’esempio delle autorità di Nairobi.
Perchè è importante intervenire
Per capire come quello della plastica sia una delle maggiori emergenze riguardanti l’ambiente basta pensare che senza adeguati programmi per il suo contenimento tra poco più di trent’anni negli Oceani saranno presenti più materiali in plastica che pesci: uno scenario senza dubbio apocalittico e che va scongiurato.
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