Non è affatto raro trovarsi di fronte a termini come tantra e meditazione tantrica quando ci si avvicina al mondo della meditazione, ma cos’è la meditazione tantrica e come si pratica?
Uno dei motivi per cui si sente spesso parlare di meditazione tantrica è dovuto al suo rapporto con il sesso tantrico, ovvero una forma di sesso meditativo lento il cui obiettivo è direzionare l’energia sessuale lungo l’intero corpo in modo da raggiungere una sensazione simile all’illuminazione. Questo significa che il fine ultimo del sesso tantrico non è raggiungere l’orgasmo, bensì godersi uno splendido viaggio sessuale vivendo appieno tutte le sensazioni che il corpo può provare durante quest’esperienza.
In questo articolo andremo a scoprire vari aspetti della meditazione tantrica, capendo in che cosa si differenzia dalle altre forme di raccoglimento e studiando i modi in cui si pratica.
Cos’è la meditazione tantrica
La meditazione tantrica ruota tutta attorno al concetto di interconnessione, unendo delle tecniche meditative che combinano insieme suono, meditazione, respiro e movimento, in modo da riuscire a migliorare quanto più possibile il flusso di energia che percorre tutto il corpo.
Questo vuol dire che l’intento di una meditazione del genere è quello di aprire i canali dei sette chakra, in modo che l’energia generalmente bloccata all’altezza del primo chakra (quello connesso alla terra e alla stabilità) possa fluire liberamente in tutto il corpo.
Liberare le energie è fondamentale per raggiungere uno stato di illuminazione trascendentale, in grado di far elevare le energie dal corpo verso l’universo.
Rispetto alle altre forme di raccoglimento, la meditazione tantrica si distingue per il livello di tranquillità e di rilassamento che si possono raggiungere. Sfruttare diversi tipi di energia è fondamentale per riuscire a raggiungere una profonda conoscenza di sè stessi (o, nel caso del sesso tantrico, del partner).
Cos’è il tantra?
Negli anni gli studiosi occidentali hanno raggruppato sotto il termine di tantra moltissime pratiche di tantissime religioni asiatiche anche molto diverse tra di loro, ma tutte accomunate dall’approccio verso l’energia. Ogni volta che si parla di meditazione tantrica si parla di incanalare l’energia in modo da rendere un tutt’uno le sensazioni provate dal corpo e i pensieri generati dal cervello.
Il termine tantra deriva dal sanscrito antico, letteralmente significa “telaio” ed è composta da due termini:
Tan, che significa “moltiplicare” e
Tra, che vuol dire “strumento”.
Come si pratica?
Generalmente i momenti di raccoglimento si svolgono in solitudine, ma quando si parla di meditazione tantrica è meglio essere guidati da qualcuno, visto che richiede un livello di consapevolezza che non sempre si è in grado di raggiungere da soli.
Ma come si pratica la meditazione tantrica? Esistono diverse posizioni tantriche da applicare all’intimità, vediamone alcune.
Una delle posizioni più famose si chiama Yab-Yum ed è molto semplice da realizzare. Prima di tutto occorre far sedere il partner a gambe incrociate e bisogna poi sedersi sulle sue gambe incrociando le gambe dietro la schiena. L’ultimo passo consisterà nel respirare in sincronia guardandosi negli occhi.
Una seconda posizione molto conosciuta è costituita da una tecnica molto singolare che vede i partner in una posizione complementare. Occorre appoggiare il piede e il polpaccio a terra (con il ginocchio piegato e la parte superiore del corpo perpendicolare al ginocchio). Si effettua poi una sorta di affondo in modo da avvicinare il corpo al partner, che farà la stessa cosa ad arti invertiti.
Altra tecnica molto famosa è quella che vede uno dei due partner seduto con le natiche appoggiate alle piante dei piedi. L’altro partner darà le spalle sedendosi a terra, tenendo i piedi ben appoggiati al suolo, le ginocchia leggermente piegate e la schiena leggermente inarcata. Per avere delle informazioni in più consulta il sito tantralux.com!