La prospettiva del lungo e costoso viaggio in mare non riesce a costituire un deterrente adeguato: la Sardegna rivela agli occhi del turista una tale bellezza da ripagare ampiamente per le anguste e non sempre pulite cabine in nave, per la traversata talora agitata e per i prezzi piuttosto esorbitanti del biglietto con car al seguito.
Giunti sul molo le promesse di un’estate fredda vengono ampiamente mantenute dal vento piuttosto intenso che ha gonfiato il mare durante parte del tragitto e dal timido sole che a stento si affaccia tra le nuvole. Malgrado ciò l’isola rivela subito la sua indole maestosa nelle splendide spiagge di sabbia finissima e chiara e nelle acque cristalline e trasparenti. La luce del sole si diverte a giocare con le onde, con i fondali soffici e con il cielo creando effetti meravigliosi di alternanza di colori nell’acqua, dall’azzurro pallido al blu fino al verde smeraldo, che alla costa cede il suo nome. Sfortunatamente i turisti non sempre si ricordano di mettere in valigia anche la civiltà per cui non mancano sulla sabbia e persino nell’acqua sporadiche cartacce, bottiglie ed altri oggetti non meglio identificati.
C’è poi un aspetto della Sardegna che emerge prepotente quando si visita la Costa Smeralda: quel lato vip che sgomita per venire alla luce nelle strade di Portorotondo o Porto Cervo, nelle andature ondeggianti di donne super eleganti, nelle vetrine dai prezzi indecenti, negli yacht luccicanti ormeggiati ai moli. Inquietante ma forse lungimirante il turista con tanto di metal detector (metal detector!) che fruga speranzoso nella sabbia alla ricerca, evidentemente, di gioielli perduti da avventati bagnanti: non mancano, a dire il vero, i turisti che passeggianoo in spiaggia come se fossero a un gran galà, trucco e parrucco, e preziosi vari. E chissà che la pazienza non premi l’improvvisato cercatore d’oro in questo tutt’altro che selvaggio West.
È richiesta infine una grande dose di autostima prima di approcciare le spiagge: notevole infatti la concentrazione di femmine-silfidi e mister-muscolo. Cellulite, rotolini e cuscinetti dell’amore non lasciano a quanto pare facilmente la terraferma. Nessuna però la formula magica sarda: non è l’isola in sé a far dimagrire, a meno ovviamente che non si decida di raggiungerla a nuoto. In tal caso, buona fortuna.